mercoledì 28 giugno 2017

Purtroppo ecco apparire di nuovo, come ogni anno, l'incubo dell'infezione da West Nile Virus trasmesso dalla zanzare; periodicamente vi trasmetterò quindi gli aggiornamenti delle città e paesi interessati man mano che ne verrò informato dal CNS o CRCC.
La prima città colpita è FERRARA, quindi da oggi bisogna sospendere dalle donazioni tutti coloro che  vi hanno soggiornato, anche per una sola notte. per 28 giorni dal rientro
Dott. Roberto Ravera
Direttore Sanitario
Responsabile Tecnico UdR Avis Intercomunale "A. Colombo" Torino
 
 
Il virus del Nilo Occidentale (conosciuto con la denominazione inglese di West Nile Virus) è un Arbovirus che solo accidentalmente può infettare l’uomo. L’infezione umana è in oltre l’80% dei casi asintomatica; nel restante 20% dei casi i sintomi sono quelli di una sindrome pseudo-influenzale. Nell’ 0,1% di tutti i casi (comprensivi dei sintomatici ed asintomatici), l’infezione virale può provocare sintomatologia neurologica del tipo meningite, meningo-encefalite.

Le evidenze scientifiche nazionali ed internazionali hanno recentemente dimostrato l’efficacia dei piani di sorveglianza sistematica delle catture di zanzare vettrici e di sorveglianza attiva degli uccelli selvatici nel fornire informazioni precoci sulla circolazione del West Nile Virus.

Per tutta la stagione estivo-autunnale 2017 il Centro Nazionale Sangue provvederà ad emanare, attraverso specifiche circolari, le disposizioni inerenti le misure di prevenzione della trasmissione trasfusionale del WNV. Effettuerà inoltre il monitoraggio settimanale della situazione epidemiologica internazionale attraverso la consultazione del sito dell’European Centre for Disease and Control (ECDC).

domenica 25 giugno 2017

NUOVO SERVIZIO PER I DONATORI - la nuova APP AvisNet

NUOVO SERVIZIO PER I DONATORI
Da pochi giorni è disponibile la nuova APP AvisNet, oltre a rendere più facile la visione dei propri esiti a tutti i donatori che non utilizzano il PC ma preferiscono Smartphone e Tablet, mette a disposizione tante funzioni tra le quali spicca la prenotazione diretta delle donazioni di sangue e plasma presso le UdR di Torino e Pianezza e le autoemoteche di Parco Ruffini e Porta Susa.
SEMPRE AGGIORNATI CON LA NUOVA APP.


Domenica 28 maggio - La nostra gita... Come è andata...

Si parte. Freschi e motivati gli ottanta baldi partecipanti alla gita si lanciano verso la prima tappa: Il monastero della Certosa. Situato nelle campagne a nord di Pavia e circondato da campi coltivati e corsi d’acqua,  voluto da Gian Galeazzo Visconti e la seconda moglie Caterina.
 All'arrivo ci accolgono un mercatino antistante l’entrata e la bellissima facciata della chiesa in marmi bianchi raffiguranti regnanti del passato, figure del nuovo e antico testamento, ad opera di Antonio Amadeo e di Cristoforo Mantegazza. Un tintinnare di chiavi, il cigolio dei cardine, dietro di noi, si chiude il cancello che separa la navata dal transetto che custodisce i monumenti funebri dei due principali mecenati della Certosa
Due dei monaci cistercensi residenti nel monastero ci fanno da guida . Il primo, molto austero e rigoroso, il secondo decisamente più simpatico e sintetico nelle spiegazioni ci accompagnano nella visita. I clik delle macchine fotografiche si sprecano, anche  dove sarebbe proibito. Il secondo accompagnatore chiude un occhio e lascia fare.
 L’interno della chiesa in stile gotico è affrescato dall’artista Ambrogio Da Fossano detto il Bergognone che dipinse anche diverse pale lì contenute tra le quali la crocifissione di Gesù e
S. Ambrogio.
Qui si trova anche il suggestivo sepolcro vuoto di Ludovico il Moro e sua moglie Beatrice D’Este eseguito da Cristoforo Solari e, il monumento funebre in marmo di Gian Galeazzo Visconti scolpito da Gian Cristoforo Romano. Due opere veramente stupende
C’è anche uno splendido coro ligneo che comprende 42 sedili finemente scolpiti nel legno sempre dal Bergognone.
Ci è stato mostrato anche un chiostro piccolo ed uno grande con attinenti le celle dei frati.
La Certosa ha al suo interno anche una rivendita di alimenti naturali, caramelle, tisane, amari prodotti dai frati.
Ancora incantati dalla bellezza e dalla solennità della Certosa, pranziamo (con qualche problema oganizzativo,  ma questa è un'altra storia) e partiamo per Milano verso la visita al duomo.



Fantastico. Un’occasione unica per condividere il caos dell’arrivo del giro d’Italia. Abbiamo toppato. Non abbiamo pensato di verificare gli eventi in corso e le possibili criticità della giornata a Milano. Ne noi ne l’agenzia di viaggio abbiamo pensato di farlo. Ce ne scusiamo con i partecipanti della gita che sono rimasti scottati dall’inconveniente. Ce ne dispiace.
Per l’intera giornata, Milano è teatro della ventunesima e ultima tappa del Giro d’Italia 2017: una grande festa rosa che però, come da tradizione per questo tipo di manifestazioni sportive, vuol dire anche strade chiuse e divieti.
Messi alle strette,  diamo il “liberi tutti” … e via per le strade caotiche e roventi di Milano. Molti rimangono vicini nelle tranquille vie del Castello Sforzesco. Altri si incamminano verso il duomo senza raggiungerlo (per il caos e il gran caldo). Gli intrepidi osano e si tuffano nel bagno di folla della gran piazza. Il Duomo verrà espugnato da pochi e visitato per la parte delle navate,
mentre il tetto rimane irraggiungibile per tutti.

A sera si riparte, stremati e accaldati.
Tutti felici comunque per la bella giornata passata insieme.
Alla prossima