giovedì 17 novembre 2022

Il sangue e gli emocomponenti

 

Il sangue e gli emocomponenti

Il sangue è composto da una parte corpuscolata o cellulare (globuli rossi, globuli bianchi, piastrine) che rappresenta circa il 45% del totale, e una liquida chiamata plasma.

Parte corpuscolata

Globuli rossi
I globuli rossi (eritrociti o emazie) hanno principalmente la funzione di trasportare, grazie a una proteina specializzata chiamata emoglobina, l’ossigeno ai tessuti eliminando l’anidride carbonica. Sono costituiti per il 65% di acqua e per il 35% di sostanze solide (95% di emoglobina e 5% di lipidi, enzimi). Non posseggono il nucleo, sono plastici (per riuscire ad attraversare i capillari) e sulla loro superficie sono presenti gli antigeni dei gruppi sanguigni. I valori normali vanno da 4,2 a 6 milioni per millimetro cubo.

Globuli bianchi
I globuli bianchi (o leucociti) hanno una funzione di difesa dell’organismo, sia direttamente distruggendo le sostanze estranee penetrate nell’organismo sia producendo anticorpi.
Sono divisi in granulociti (a loro volta suddivisi in neutrofili, basofili ed eosinofili), linfociti e monociti. I valori normali vanno da 4.000 a 10.000 per millimetro cubo.

Piastrine
La loro funzione è importante nella coagulazione del sangue e nei processi riparativi e di cicatrizzazione; sono i più piccoli elementi del sangue. I valori normali vanno da 150.000 a 400.000.

Parte liquida

Plasma
Il plasma rappresenta la componente liquida del sangue, grazie alla quale le cellule sanguigne possono circolare. Il plasma è costituito prevalentemente da acqua (oltre il 90%), nella quale sono disciolte e veicolate molte sostanze quali proteine, zuccheri, grassi, sali minerali, ormoni, vitamine, anticorpi e fattori della coagulazione.
Dal plasma donato si possono ottenere, mediante frazionamento industriale, alcune sostante importantissime ai fini trasfusionali:

Albumina, trasporta diverse componenti del sangue e sostanze nutritive. È una proteina utilizzata nel trattamento di alcune malattie del fegato e dei reni (cirrosi, nefrosi, ecc.), per la cura di stati patologici gravi come lo shock da ustioni, da tra uma, ecc.

Immunoglobuline, sostanze protettive o anticorpi che si sviluppano normalmente a contatto con diversi agenti estranei all’organismo, o dopo vaccinazioni. Vengono utilizzate in vari tipi di difetti immunologici o per patologie autoimmunitarie.

Fattori della coagulazione (VIII e IX), fondamentali per i pazienti affetti da emofilia A e B che hanno una carenza nel sangue di fattore VIII o IX. Negli ultimi anni l’uso di questi preparati altamente purificati e assai efficaci ha permesso una vita pressochè normale a chi soffre di emofilia.

Le funzioni del sangue

Il sangue esercita numerose funzioni all’interno dell’organismo:

Respiratoria (scambio ossigeno/anidride carbonica).

Nutritiva (porta a tutte le cellule le sostanze nutrienti).

Escretrice (raccoglie i rifiuti, che convoglia agli organi, destinati a eliminarli).

Termoregolatrice (regola il calore).

Regola l’equilibrio idrico e acido-basico (per mezzo del plasma).

Difesa (trasporta i globuli bianchi e gli anticorpi).

Coagulante (grazie all’azione delle piastrine e dei fattori plasmatici della coagulazione).

Il sangue è indispensabile...

Utilizzo del sangue

Oggi gli emocomponenti e i plasmaderivati servono a salvare vite, allungarne la durata e migliorarne la qualità. Il sangue è indispensabile:

nei servizi di primo soccorso e di emergenza/urgenza;

in molti interventi chirurgici e trapianti di organo e di midollo osseo;

nella cura delle malattie oncologiche ed ematologiche;

in varie forme di anemia cronica, immunodeficienze, emofilia.

Il fabbisogno di emocomponenti non si verifica solamente in presenza di condizioni o eventi eccezionali quali terremoti, disastri o incidenti, o durante interventi chirurgici ma anche nella cura di malattie gravi quali tumori, leucemie, anemie croniche, trapianti di organi e tessuti.
Il sangue, con i suoi componenti, costituisce per molti ammalati un fattore unico e insostituibile di sopravvivenza:

globuli rossi per la cura di diversi tipi di anemia;

piastrine per diverse malattie emorragiche;

plasma quando vi siano state grosse variazioni quantitative dovute ad ustioni, tumori del fegato, carenza dei fattori della coagulazione non diversamente disponibili;

plasmaderivati Fattore VIII e IX per l’emofilia A e B, immunoglobuline aspecifiche per alcune malattie immunologiche, albumina per alcune patologie del fegato.

I farmaci plasmaderivati

In Italia il sangue e tutti gli emocomponenti sono considerati un bene pubblico tutelato dalla legge.

Il plasma raccolto in Italia proviene da donazioni volontarie, periodiche, responsabili, anonime e gratuite.

Esso costituisce la materia prima per la produzione, attraverso processi di separazione e frazionamento industriale, di medicinali plasmaderivati, alcuni dei quali rappresentano veri e propri farmaci “salva-vita”.

Attualmente l’Italia è ai primi posti in Europa per la quantità di plasma raccolta e inviato alle aziende farmaceutiche autorizzate alla lavorazione industriale. La titolarità della materia prima plasma, cosi come dei suoi derivati, è pubblica. Le Regioni, singolarmente o in forme associate, conferiscono il plasma raccolto dai Servizi Trasfusionali del proprio territorio alle aziende autorizzate alla trasformazione industriale del plasma per la produzione di medicinali plasmaderivati. Il contratto con le aziende, che operano come fornitori di servizio, è considerato una modalità di “lavorazione per conto terzi” e si configura come convenzione per la produzione di tali medicinali.

Come si conserva il sangue

Tipologie di conservazione

Concentrati di globuli rossi
Vengono conservati in appositi frigoriferi a una temperatura fra i +2°C e i +6°C, per un massimo di 42 giorni a seconda della soluzione additiva presente nella sacca. I globuli rossi possono essere conservati anche congelati a –60°C per anni.

Concentrati di globuli bianchi
Devono essere utilizzati entro poche ore dalla preparazione e comunque entro 24 ore.

Concentrati di piastrine
Sono conservati a temperatura ambiente (+20-22°C) per un massimo di 5 giorni in costante agitazione.

Plasma
Viene congelato rapidamente e, se conservato costantemente a temperatura inferiore a –25°C, può essere conservato fino a 24 mesi.

Questi dati non sono fissi, ma evolvono in base al progresso delle conoscenze scientifiche e vengono di volta in volta stabiliti da Decreti Ministeriali (quello vigente è il Decreto del Ministero della Salute del 2 novembre 2015 recante “Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti”). Dall’analisi di questo processo di conservazione particolarmente complesso e delicato emerge l’importanza che riveste un uso razionale e programmato degli emocomponenti e dei plasmaderivati, al fine di evitarne inutili sprechi.

Come diventare donatore di sangue con AVIS.

 

Come diventare donatore di sangue con AVIS.



Ti chiedi come diventare donatore di sangue e non sai come fare? Allora sei nel posto giusto: in questa pagina potrai trovare tutte le indicazioni e i requisiti per diventare donatore di sangue con AVIS


Il sangue che abbiamo in circolo nel nostro corpo permette di creare altri circoli benefici: di fatto, è consigliabile che chi decida di donarlo assuma uno stile di vita salutare così da salvare concretamente delle vite umane.

Se pensi che questa strada faccia per te, scopri di più su come diventare donatore di sangue con AVIS.

I passi per diventare donatore di sangue AVIS

1° passo: DESIDERARE DI DIVENTARE DONATORE DI SANGUE

Il primo passo per diventare donatore di sangue è desiderare di farlo. Se sei capitato su questa pagina, dunque, sei già a buon punto!
Probabilmente stavi cercando delle informazioni più dettagliate su come diventare donatore, e noi siamo qui per fornirtele. Di certo saprai che risulta un atto di grande generosità, ma forse non ne conosci a fondo l’intera portata. Perché la donazione di sangue rappresenta letteralmente una terapia salvavita in numerose circostanze:

in caso di eventi traumatici;

in caso di interventi chirurgici programmati;

in caso di patologie croniche del sangue;

per il superamento di stati critici dovuti a malattie del sangue (leucemia) o degli effetti dovuti alle chemioterapie anti-cancro.

Inoltre, il sangue prelevato viene separato nelle sue componenti, ovvero globuli rossi, plasma e piastrine, le quali potranno essere utilizzate rispettivamente per tre diversi beneficiari di cui non conoscerai l’identità.
Dietro un gesto così semplice, anonimo e gratuito, si nasconde dunque un mondo: se vuoi farne parte in qualità di donatore AVIS, non perderti gli altri requisiti che elenchiamo qui sotto!

2° passo: ADOTTARE UNO STILE DI VITA SANO

Come abbiamo accennato prima, il secondo requisito per diventare donatore di sangue è l’adozione di un corretto stile di vita: questo presuppone in primis un’alimentazione salutare, così da agire per la prevenzione di malattie cardiovascolari. Se poi ci si abbina anche una regolare attività fisica e l’astensione dal fumo, la tua strada per diventare donatore di sangue è ancora più spianata!
Senza contare che ad ogni donazione vengono eseguite gratuitamente le analisi, e, per il donatore periodico, vengono eseguiti ulteriori controlli e visite mediche.

In breve, quando si diventa donatore di sangue, prendersi cura di se stessi è il modo migliore per prendersi cura degli altri.

3° passo: ESSERE IN POSSESSO DI REQUISITI SPECIFICI

Andando più nel dettaglio, vediamo quali sono i requisiti per poter donare il sangue:

età compresa tra i 18 e i 60 anni al massimo
peso corporeo non inferiore ai 50 chilogrammi;
pressione arteriosa: sistolica 110-180 mmHg;
polso 50/100 battiti/min, regolare; 
emoglobina non inferiore a 12,5 g/dL per le donne e a 13,5 d/dL per gli uomini.


4° passo: VENIRE PRESSO UNO DEI NOSTRI CENTRI TRASFUSIONALI O AUTOEMOTECHE

L’atto della donazione del sangue è semplice di per sé, così come l’iter da seguire per poterlo fare concretamente: se vuoi diventare donatore di sangue con AVIS ti basterà venire in uno dei quattro centri trasfusionali convenzionati con la nostra Associazione, dove utilizziamo esclusivamente materiale sterile e monouso, a garanzia del donatore e del ricevente.

5° passo: DONARE IL SANGUE, MA COME FUNZIONA ESATTAMENTE?

Ok, ci siamo, è arrivata la giornata della donazione del sangue: innanzitutto la mattina ti devi assicurare di fare una colazione leggera, evitando il latte e i suoi derivati e cibi particolarmente grassi e pieni di zuccheri; inoltre, ricordati di portare con te la tessera sanitaria e un documento di identità valido (carta di identità, patente o passaporto).

Una volta arrivato presso uno dei nostri centri trasfusionali o presso una delle nostre autoemoteche, sarai seguito dallo staff di AVIS che ti assisterà nei diversi passaggi, ovvero:


la compilazione di un modulo con i criteri di idoneità;
un eventuale esame emocromocitometrico;
misurazione della pressione e del valore dell’emoglobina;
la donazione vera e propria


È fatta, hai avuto modo di diventare un donatore di sangue con AVIS, complimenti!

Specifichiamo anche che il sangue donato viene rigenerato dall'organismo che recupera tutti i fluidi persi nell'arco di 24 ore.

E come funziona se lavori?
Nessun problema: il giorno stesso della donazione il donatore dipendente, a sua discrezione, potrà usufruire della giornata di riposo, (D.LGS n.219 del 21/10/2005) richiedendo il certificato al medico responsabile della raccolta.